Appello per
istituire la Giornata della cultura jonica da sottoscrivere per consegnare la proposta
al Sindaco il 3 febbraio
Poche città offrono, a semplice impatto visivo, uno scenario così affascinante come la nostra amata e martoriata Città Vecchia o, come qual si voglia denominarla, Borgo Antico, oggi isola tra due mari, le cui acque, come amanti, si uniscono e mescolano sotto l’affascinante ferroso ponte “San Francesco di Paola”, che simbolicamente unisce il passato con il presente, l’antico con il nuovo, in una azzurra distesa, lo Jonio, che prosegue il suo cammino allargandosi in quel mare, del quale ne è parte, culla di antiche civiltà, il Mediterraneo.
Una città, dell’antica Magna Grecia, decantata da illustri scrittori e poeti, dai più antichi ai più vicini, come Virgilio, Orazio, Marziale, Propezio, Sannazaro, D’Aquino, Gandolfi (allievo di Pascoli).
« […]Vnde si Parcae prohibent iniquae,
dulce pellitis ouibus Galaesi
flumen et regnata petam
Laconi
rura Phalantho.
Ille terrarum mihi praeter omneis
angulus ridet, ubi non Hymetto
mella decedunt uiridique certat
baca Venafro,
ver ubi longum
tepidasque praebet
Iuppiter brumas et amicus Aulon
fertili Baccho minimum Falernis
inuidet uuis.
Ille te mecum locus et beatae
postulant arces; ibi tu calentem
debita sparges lacrima fauillam
vatis amici ».
Quinto Orazio Flacco
Taranto, antica città, metaforicamente musa di poeti e di quel mare, ponte naturale tra Oriente e Occidente, Nord e Sud, è stata protagonista di quello scenario culturale che ritrova, nella jonicità della Scuola Pitagorica, la sua più antica e autentica identità, sviluppatasi da Crotone, lungo la costa, fino a quelle acque, che la leggenda vide Taras cavalcare un delfino.
Uno scenario di speculazione filosofica importante, alla ricerca di quell’Archè che i pitagorici ritrovarono nei numeri e nelle figure geometriche.
Senza addentrarci nella “dottrina” di questa importante scuola, come CQV, vogliamo mettere in risalto l’antica unità culturale di Taranto con quel pensiero, sviluppatosi lungo la costa jonica, le cui tracce ritroviamo ancora oggi, non solo nei testi classici e degli contemporanei uomini di cultura, ma anche nella memoria toponomastica e nelle intitolazione di istituzioni scolastiche che riportano nomi quali Pitagora, Archita, Icco, Filonide, Liside.
Un antico legame che, se vogliamo, possiamo ritrovare nella vocazione musicale della nostra città che ha dato i natali, nei secoli successivi, a Paisiello e Costa.
Per questo motivo, il Comitato per la Qualità della Vita, da dieci anni, nei suoi programmi ha organizzato un evento culturale denominato “Giornata della Cultura Jonica”, con cadenza ogni 2 del mese di aprile, data non casuale in quanto ricorda la morte del nostro grande umanista Tommaso Niccolò d’Aquino che, nelle “Deliciae Tarentinae”, ha declamato in versi le bellezze naturali di Taranto e le figure celebri dell’antica città, primo tra tutti Archita.
Tanto premesso
Il Comitato per la qualità della Vita e i sottoscrittori di questo”appello”
CHIEDONO
Al Sindaco di Taranto dott Ezio Stefano e al Presidente del Consiglio Comunale dott Piero Bitetti di sottoporre alla valutazione del
Consiglio Comunale di Taranto la proposta di istituire :
il 2 aprile, di ogni anno la GIORNATA DELLA CULTURA JONICA
Taranto 1° gennaio 2016