Carta dei beni culturali jonici, recupero e
gestione dei beni culturali con il coinvolgimento del corso di laurea in
Scienze dei Beni Culturali per il Turismo, rapporto pubblico privato, sono stati alcuni dei
temi affrontati all'Aristosseno durante la conferenza stampa di presentazione della III Giornata dei beni
culturali jonici che si terrà presso il Convento San Francesco giovedì 10
ottobre.
Carmine
Carlucci, Salvatore Marzo, Antonio Fornaro e Vincenzo De Palma hanno messo in
evidenza l'intento di dare centralità al BENE CULTURALE per il futuro di
Taranto e il protagonismo dei giovani laureati a Taranto.
Nel FORUM saranno affrontati tutti i temi più attuali della problematica relativa ai beni culturali con gli interventi di autorevoli docenti universitari da Di Staso a De Marco, la scuola, gli architetti, i ricercatori, (come Conte e Fornaro), le cooperative.
Strategico è stato
sottolineato il ruolo della Soprintendenza e del Ministero come della Regione e
dei Comuni, un ruolo da tradurre in appositi protocolli.
Carmine
Carlucci ha evidenziato la positività del progetto che ha già avuto ieri sera
nella Chiesa dell'Oratorio di Pulsano uno straordinario momento di confronto
soprattutto attraverso la relazione di Mario Lazzarini sull'archeologia subacquea.
Dobbiamo
recuperare i velieri di pulsano, ma dobbiamo riportare a Taranto anche quello
ritrovato e ora in fase di restauro a cura della Grassetto; un esempio di
rapporto pubblico-provato.
Taranto 8
ottobre '13