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    Da sin da sin: Cosimo Nume, Presidente Ordine dei Medici di Taranto; Carmine Carlucci, CQV; Michele Conversano, Direttore Dip. Prevenz asl Ta; Antonio Fornaro e Paolo Livrea, Direttore scuola di Medicina UniBari           

 

 

MEDICINA A SCUOLA

 

Così come “sentenziava Ippocrate”, è assolutamente sconsigliabile ai docenti di somministrare medicinali in classe agli studenti.

E’ questo uno dei tanti “messaggi” emersi ieri sera al CD Europa durante il focus organizzato dal CQV su MEDICINA A SCUOLA.

Dopo il saluto introduttivo del Dirigente Scolastico FRANCESCO URSO le relazioni del Direttore del Dipartimento della prevenzione dott Michele Conversano  e del Presidente dell’Ordine dei Medici dott Cosimo Nume hanno delineato un quadro della situazione della medicina a  scuola a partire dalla promozione della salute nelle scuole.

Preso atto che da tempo nelle scuole non c’è il medico scolastico, ora ogni bambino è a carico del pediatra e, conseguentemente, bisogna affrontare le problematiche tenendo conto del prossimo Piano Strategico Regionale per la promozione della salute nelle scuole di prossima emanazione incentrato in sintesi su EQUITA’ : un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute; INCLUSIONE: la diversità viene valorizzata; EMPOWERMENT: tutti i membri della comunità scolastica sono coinvolti attivamente; DEMOCRAZIA: le scuole che promuovono salute si fondano sui valori della democrazia.

Il PIANO, ha detto Conversano, sarà illustrato nei prossimi giorni e coinvolgerà tutte le scuole. Da parte del CQV, ha interloquito Carmine Carlucci sarà organizzato un apposito forum dal momento che la strategia del Piano è il monitoraggio dei risultati.

Per quel che riguarda la Pediculosi è vero che la Regione Puglia non ha un Protocollo ma l’ASL Taranto ha da tempo provveduto a dare utili indicazioni come dimostra l’opuscolo “PICCOLI GRATTACAPI”.

Nel suo articolato intervento, il Presidente dell’Ordine dei Medici ha messo in evidenza la necessità di definire il profilo di responsabilità giuridica degli insegnanti così come è necessario responsabilizzare i  genitori; comunque oggi la farmacologia prevede somministrazioni di farmaci in tempi lunghi per cui è confermato che i docenti non devono essere coinvolti ma eventualmente saranno i genitori a provvedere.

Tanti gli interventi e significativo quello di un genitore che ha tracciato l’esperienza personale della sua bimba affetta di diabete.

Non ci sono defibrillatori nelle scuole e, soprattutto, personale formato per cui se è vero che in ogni luogo di lavoro ci deve essere obbligatoriamente un “addetto al primo soccorso” è anche vero che la problematica assume valenza sindacale e comunque una apposita formazione ciclica.

Nasce quindi la proposta avanzata dall’avv. Paride  Scialpi di re- istituire ambulatori scolastici nell’interno delle scuole con la presenza di medici o laureati in Professioni sanitarie.

E’ emersa dal dibattito conseguentemente la necessità di consolidare a Taranto le Professioni Sanitarie, il corso di medicina, un nuovo ospedale con opportuna clinicizzazione.

Va rivista l’assistenza primaria superando l’attività di volontariato.

Resta confermato che per l’emergenza sono possibili interventi straordinari a carico della ASL.

Concludendo i lavori Carmine Carlucci ha annunciato l’intenzione di riportare nel dibattito della GIORNASTA DELL’UNIVERSITA’ Jonica del prossimo 22 settembre le problematiche emerse dal focus con particolare riferimento alle Professioni Sanitarie e medicina

Taranto 16 settembre ’14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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