Il CQV  prende atto con soddisfazione che finalmente dopo 4 anni, ad accordo scaduto, il Comune di Taranto lunedì darà attuazione all'accordo di programma 2011-2013 per il consolidamento del polo Universitario jonico.

 

Peraltro, la concessione dei 300mila euro previsti da quell'accordo e riservato agli studenti e alle attività post-laurea del Dipartimento Jonico, conferma il costante impegno del Sindaco di Taranto per la nostra università.

 

Ma se questa iniziativa non può non essere giudicata positiva, è indispensabile che l'intera comunità jonica abbia la consapevolezza che la posta in gioco oggi non è solo il Polo jonico ma l'intero sistema universitario jonico dal Dipartimento Jonico ai Corsi di laurea dell'Università, del Politecnico, della Lumsa e del Paisiello .

 

Qualche mese fa il Prefetto di Taranto, con squisita sensibilità in risposta agli 8000 cittadini che avevano sottoscritto il documento programmatico del CQV "CULTURA JONICA E BENI CULTURALI", decise di convocare un apposito "tavolo per lo sviluppo e il consolidamento del sistema universitario jonico"

 

Un Tavolo che coinvolgendo Università, Politecnico, Soprintendenza, Comune e Provincia di Taranto, Camera di Commercio, Regione Puglia  e CQV dovrà pervenire alla sottoscrizione di un PATTO per il futuro dell'insediamento universitario a Taranto

 

E a quel TAVOLO cui fa riferimento il CQV, per cui dall'accordo di lunedì si auspica nasca un condivisa disponibilità nei confronti dell'iniziativa più volte confermata dal Prefetto dott Umberto Guidato.

 

Nei giorni scorsi, su iniziativa del coordinatore di Giurisprudenza dott.ssa Daniela Caterino, si è avviata l'iniziativa di orientamento universitario, una iniziativa pregevole che deve essere ulteriormente supportata sciogliendo alcuni "nodi irrisolti" quali:

- le "inadempienze della Provincia" in merito all'accordo 2011-2013 e la stessa questione PAISIELLO in questi giorni mortificato con il ritiro incomprensibile del personale amministrativo (“l'incapacità" della nostra rappresentanza parlamentare a non far approvare, nella legge di stabilità, l'emendamento per trasformare il Paisiello in Conservatorio e la pretesa del MIUR  che debba essere la realtà imprenditorialità  jonica a salvare questa gloriosa istituzione confermano la crisi culturale della nostra comunità);

- la promessa non mantenuta della teledidattica per Beni culturali;

- la certezza nel futuro del sistema universitario jonico con il "recupero dei corsi di laurea caratterizzanti in territorio: Scienze dei Beni Culturali, Maricoltura e Scienze ambientali ma soprattutto iniziative post laurea e ricerca. 

 

Il CQV, con umiltà, ripropone una bozza di accordo per l'intera realtà jonica, un documento di lavoro per il tavolo del Prefetto mentre auspica che i parlamentari tutti trovino l'intesa affinché venga effettivamente SALVATO IL PAISIELLO e siano considerati i corsi di laurea di Taranto non più corsi decentrati ma "unicum dell'Università Aldo Moro e del Politecnico di Bari".

Taranto 19 dicembre ‘15         

Carmine Carlucci