Il CQV preso atto delle decisioni assunte ieri dal Senato Accademico dell'Università di Bari e dell'impegno evidenziato nel comunicato stampa del Magnifico Rettore prof ANTONIO URICCHIO che peraltro domani porterà le 8000 firme al Ministero della P I e Università al fine di chiedere una deroga alla attuale normativa onde poter confermare il corso di laurea di Scienze dei Beni culturali a Taranto, tenuto conto della delibera del Senato in ordine alla prosecuzione del Corso in teledidattica e l'attivazione di iniziative post lauream, conferma la MOBILITAZIONE per lo sviluppo e il consolidamento del sistema universitario jonico secondo le indicazioni sottoscritte dagli 8000 cittadini con il documento programmatico Cultura Jonica e Beni Culturali.

In attesa del "tavolo" che i primi di giugno sarà insediato dal Prefetto di Taranto, tavolo che dovrà definire tutte le criticità del sistema e individuare, attraverso un nuovo PATTO le direttrici per lo sviluppo e il consolidamento del sistema universitario jonico nel breve medio e lungo termine, ESPRIME RAMMARICO E DELUSIONE:

- per il mancato sostegno da parte del MIUR alle delibere del Senato Accademico dell'Università di Bari che in presenza di una normativa "capestro" non ha ritenuto possibile confermare il Corso di laurea di Scienze dei beni culturali a Taranto ipotizzando alternative sulle quali s'impone un chiarimento operativo;

- per il mancato coinvolgimento del sistema universitario jonico nelle determinazioni afferenti il CIS di cui si comincia a discutere oggi a Palazzo Chigi.

- per l'assenza di iniziative parlamentari joniche a sostegno delle giuste "rivendicazioni della comunità jonica" espresse dagli 8000 cittadini firmatari del documento Cultura jonica e Beni culturali.

                                                                                     CHIEDE

- che nelle more delle decisioni ministeriali che non possono essere sollecitate solo dall’Università di Bari ma che devono essere sostenute dall'intera rappresentanza politico-ammnistrativa jonica si cominci ad approfondire le problematiche derivanti dalle decisioni del Senato Accademico e in particolare:

- l'immediata firma della convenzione fra Università: corso di laurea di scienze dei beni culturali per il turismo ma anche Dipartimento Jonico con Soprintendenze, Archivio di Stato, Martà, Arsenale, Biblioteche, ecc onde offrire agli studenti la possibilità di "sperimentare in concreto la formazione archeologica";

- di prevedere - nel malaugurato caso che si dovesse attivare il Corso per teledidattica che vengano attivati comunque a Taranto laboratori didattici e gli esami si svolgano a Taranto

- l'attivazione di iniziative post-lauream non siano "iniziative episodiche" ma opportunità formative stabili ovvero Specialistiche, Scuole di specializzazioni in archeologia e master in tale ottica il CQV che aveva già insediato un apposito gruppo di lavoro si riserva di presentare nei prossimi giorni precise proposte operative.

Taranto 20 maggio '15                                      Carmine Carlucci