La GIORNATA del prossimo 2 aprile non vuole essere la celebrazione, pur doverosa, di un anniversario: la morte nel 1721 di Tommaso Niccolò D'Aquino, ma una vera e propria strategia progettuale con la quale il CQV chiama a confrontarsi Comune di Taranto, Università, Scuola, Soprintendenza, Associazioni, uomini di cultura di Taranto come Paolo De Stefano e Lucio Pierri, ma anche docenti che operano nel polo jonico come Nico Abene e laureati a Taranto come Cosimo Dellisanti. Tutti impegnati per la valorizzazione delle eccellenze ma anche e soprattutto dei nostri TESORI, delle nostre RADICI, DELLE PROSPETTIVE DI LAVORO E DI RICERCA PER I NOSTRI GIOVANI.

Ma l'ambizioso progetto del CQV punta anche ad una seria riflessione sul recupero degli STUDI CLASSICI a Taranto come nel Paese e, soprattutto, alla rivalutazione dell'ITALIANO, lingua che ha unito l'ITALIA e che oggi è "trascurata e offuscata dagli inglesismi, ma anche dalle sintesi alfabetiche dei cosiddetti messaggini"

E insieme all'italiano il dialetto, un patrimonio linguistico da non disperdere.

Nel Seminario di studi del 2 aprile saranno questi i temi del confronto partendo dall'opera di D'Aquino  Deliciae Tarantinae tradotta da De Stefano e Pierri e dalla tesi di laurea su Galeso di Dellisanti.

Un seminario nella prestigiosa sede universitaria di Taranto non poteva non mettere in evidenza le peculiarità dell'offerta formativa a Taranto con particolare riferimento al Corso di studio in Scienze dei beni culturali per il turismo e, ovviamente, a Lettere a Bari affermando ancora una volta che Taranto è un unicum con l'università Aldo Moro e, quindi, non sede decentrata.

Ma la Giornata si aprirà con i bambini dell'IC San Giovanni Bosco che nell'ambito del progetto “PASSEGGIANDO CON ERODOTO per le vie della città”, visiteranno, guidati da Antonio Fornaro, Anna Maria La Neve e Carmine Carlucci, i LUOGHI DI TOMMASO NICCOLO' D'AQUINO.

Taranto 28 marzo '14