Mentre si conclude la campagna elettorale che a
parere del CQV ha registrato poca attenzione nei confronti delle speranze dei
giovani se è vero, come purtroppo è vero, che poco o nulla è stato detto e
proposto per il futuro dell'università a Taranto, per l'istituzione
dell'Istituto Tecnico Superiore, per la ricerca e ancor meno in relazione al
"salasso economico richiesto per partecipare al TFA" , il CQV con
l'allegata nota vuole tentare, con umiltà, di risvegliare le coscienze di tutti e
auspicare interventi precisi, concreti e urgenti.
Può sembrare presunzione - ha detto Carmine
Carlucci - farsi promotori di un TAVOLO per l'11 maggio, ma in verità è solo
l'espressione di un reale disagio e sofferenza dal momento che dopo tanti anni
di lotta e sacrifici anche da parte degli Enti locali per i tagli imposti dal
Governo, ma anche per l'insensibilità dei docenti universitari nominati a
Taranto, il polo jonico si avvia verso il disfacimento.
A tutto ciò c'è ancora la possibilità di rimediare
partendo dalla disponibilità dei Rettori, dei Presidi Uricchio, Notarnicola,
Andria, Di Staso e qualche altro e puntando a quel PATTO che può dare RESPIRO
alla scuola e all'università e speranza ai giovani.
Taranto, 4 maggio ‘12