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QUALITA’ DELLA
VITA PER TARANTO:
un impegno alla ricerca dell’identità
“Taranto,
antica città, metaforicamente musa di poeti e di quel mare, ponte naturale
tra Oriente e Occidente, Nord e Sud, è stata protagonista di quello scenario
culturale che ritrova, nella jonicità della Scuola Pitagorica, la sua più
antica e autentica identità, sviluppatasi da Crotone, lungo la costa, fino a quelle acque, che la leggenda
vide Taras cavalcare un delfino”
Oggi 4
giugno ’16, alla vigilia della scomparsa di GIOVANNI PAISIELLO (Napoli 5 giugno
1816) e dell’inaugurazione da parte del Duca degli Abruzzi dei Cantieri Tosi e
varo del rimorchiatore Villa Cortese (5 giugno 1916 (fonte Cravero e “tessera
del progetto CQV sulla Grande Guerra”), della giornata Mondiale dell’Ambiente,
tre espressioni della tarentinità tra
orgoglio e criticità: Paisiello uno dei più grandi musicisti del 700/800
dimenticato dai tarantini come la fatiscente sua casa docet,
i Cantieri Tosi scomparsi con la cantieristica alle rive della città dei due
mari, l’ambiente, deturpato dai fumi della grande industria e dalla quasi
assenza di verde, il Comitato per la
Qualità della Vita, “inaugurando” la
targa FORTIFICAZIONI ANNIBALICHE, 211 a.C. in via D’Aquino e, il 21
giugno, la targa della PERSEFONE, dove venne rinvenuta nel
1912 in via Duca degli Abruzzi 71/73, due
targhe provvisorie che si aggiungono a quelle della Domus Romana e di Tommaso
Niccolò D’Aquino, esempi significativi
per evidenziare i nostri tesori nascosti all’Amministrazione comunale di
Taranto sollecitata a provvedere, avvia
il progetto e l’attività del gruppo di studio :
QUALITA’ DELLA VITA PER TARANTO: un
impegno alla ricerca dell’identità
Una “voce
propositiva e progettuale” per contribuire a far uscire Taranto e la provincia
jonica dall’EMERGENZA EDUCATIVA – SOCIALE – ECONOMICA ritrovando la sua
IDENTITA’.
Questi gli step del progetto:
-
Patto per lo sviluppo e il consolidamento del sistema universitario
jonico, con il recupero delle vocazioni del territorio: beni culturali e
maricoltura, professioni sanitarie, dipartimento bio-medico,
polo oncologico e un forte ancoraggio alla ricerca;
-
Filiera dell’Arte: Soprintendenza
archeologica della Magna Grecia autonoma (afferente alla Soprintendenza
di Lecce) e Chiostro di San Domenico, Scuola di
specializzazione in beni architettonici del paesaggio, storia e restauro
dell’architettura antica e dell’architettura in pietra, del Politecnico di Bari, sede di Taranto, sezione
staccata, in continuum formativo con il Liceo Artistico Calò, dell’Accademia di Belle Arti di Lecce;
- “Passeggiando con Erodoto per le vie della
città”: recupero dei bassorilievi di Sant’Irene e dell’Arcangelo Michele e
delle Edicole votive in città vecchia;
-
Alleanze formative nella comunità educante: progetto di educazione alla
legalità, dialogo tra le componenti della gestione collegiale della scuola,
inclusione, lotta al tabagismo e all’alcool;
- “Secunda Academia Tarantina Maris”, recuperando
lo spirito dell’Accademia del mare di Mons. Capecelatro,
si intende approfondire in maniera scientifica le varie professioni legate al
mare nella Città dei due Mari che sino ad oggi ha evidenziato le “criticità e
non le opportunità culturali, professionali, di ricerca dei SUOI MARI” (insediando
l’Academia il 10 giugno, un primo appello: RIAPPROPRIAMOCI DELLA VITTORIO
VENETO;
- La Scuola Pitagorica: da Taranto a
Crotone incrociando il Parco letterario della Magna Grecia;
- LA
GRANDE GUERRA E LA SOCIETA’ TARANTINA: dall’Arsenale ai luoghi, alle navi, ai
personaggi storici tra lo jonio e l’Adriatico, un
progetto che in sinergia con il progetto dell’Unisalento ripercorre momenti
salienti della nostra storia;
-
Gli Ambiti della cultura: recupero, valorizzazione e fruizione, un
articolato progetto che prevede anche un ripensamento sulla toponomastica con il recupero degli eroi e
personaggi tarantini, degli eventi della Grande Guerra, di esempi per i
giovani: Rita Levi Montalcini, ecc; monumento in
piazza Giovanni XXIII di un busto del “Papa Buono” e della statua di mons Guglielmo Motolese, da anni
conservata in un deposito;
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ITINERA SIMUL che unitamente ai tradizionali progetti statutari del CQV: Premio
qualità della Vita, Mimosa d’Argento, ‘a crone de
spine, Giornata jonica della cultura classica e Giornate joniche, Cataldianum,
contribuiranno, con il coinvolgimento
della Scuola, dell’Università, delle varie espressioni del TERRITORIO a
recuperare l’IDENTITA’ JONICA.
Taranto 4 giugno ‘16