APPELLO PER
LA SCUOLA E
L’UNIVERSITA’ di Taranto
Noi cittadini di terra jonica,
pensosi delle sorti della
nostra Città e della Provincia, esprimiamo con questo APPELLO le nostre idee sicuri di interpretare le
speranze, gli aneliti e i voti di tutta la comunità tarantina e jonica.
VOGLIAMO, tutti insieme, mondo del lavoro, economico, culturale, imprenditoriale e giovanile che Taranto non sia da meno di altre città italiane. Tutti insieme, al di sopra delle ideologie politiche, perché solo con l’unità di idee e di intenti, la forza morale e con le energie intellettuali di tutti, pur nel rispetto delle idee e delle relative istanze dei singoli e dei gruppi, si possano raggiungere traguardi desiderati e prefissati, tra i quali sottolineiamo pienamente l’indiscutibile diritto alla occupazione, che è la vera fonte, oltre che la più onesta, di una vita collettiva sana e feconda. Tale diritto nasce dalla necessità urgente di creare, consolidare, quelle realtà unanimemente riconosciute come chiave di volta per lo sviluppo socio - economico di una società : SCUOLA e UNIVERSITA’.
Con amarezza, dobbiamo riscontrare che non si è radicata nella nostra comunità la
consapevolezza strategica della CENTRALITA’ della CONOSCENZA e,
conseguentemente, della “cultura dell’università”. Per cui sono tanti
gli studenti e le famiglie che guardano ad altre università per la loro
formazione anche in considerazione del fatto che con sempre maggiore difficoltà
i nostri laureati trovano inserimento nel nostro contesto economico - produttivo
che, peraltro, non prevede, neppure a livello istituzionale, posti in organico
in riferimento ai profili professionali dei nostri Corsi di Laurea e,
soprattutto, al di là delle buone intenzioni, è sempre più difficile, se non
impossibile, l’attività di ricerca a Taranto.
Emergono le “criticità” di un sistema che
di fatto sistema non è. Se è vero che la stessa Regione Puglia, a cui spetta il
compito di definire le linee di sviluppo del sistema universitario pugliese, a
tutt’oggi, non ha deliberato in materia. Per cui, non è stato definito il ruolo
strategico del polo jonico nel sistema formativo pugliese e nessuna risorsa è stata prevista dalla
Regione a sostegno della nostra università.
Una Regione che, dopo aver deliberato le linee di indirizzo di dimensionamento
della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa 2011-2012,
linee che ipotizzavano un Progetto Scuola per il territorio regionale. Di fatto,
con la delibera di fine anno, l’attuazione di idee sempre troppo ambiziose sono
state spostate al prossimo anno, anche
sulla base delle rilevazioni del nascente Osservatorio, come anche è stato
rinviato un serio intervento di razionalizzazione e creazione di nuovi
indirizzi all’interno del sistema scolastico regionale.
Con la firma da parte del Capo dello Stato
della legge “ Norme in materia di organizzazione delle università, di
personale accademico e di reclutamento, nonché delega al Governo per
incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”, lo
scenario programmatico per lo sviluppo e il consolidamento del polo universitario
jonico entra nella fase della criticità programmatica o programmata?
Tanto premesso,
CHIEDIAMO,
a voce alta, ciò che
da tempo era necessario che si facesse e non si è fatto .
Rafforzando e investendo nella scuola e
nell’università, chiediamo che vengano utilizzate le professionalità che
andiamo formando, aprendo cantieri di lavoro per i giovani, utilizzando – in
modo corretto, utile e soprattutto trasparente - le risorse dell’Unione Europea e lo strumento della cooperazione.
CHIEDIAMO ,
l’elaborazione di un
PROGETTO della CONOSCENZA per la terra jonica , un PATTO PER LE NUOVE
GENERAZIONI , un PROGETTO che sia la sintesi di un ampio confronto sottoposto
al dibattito e alle deliberazioni dei Consigli Provinciale e Comunali, anche
attraverso l’indizione degli Stati Generali della Conoscenza.
Le “ linee guida di questo
progetto” dovrebbero essere :
- per
la SCUOLA :
- a)
costituire istituzioni scolastiche con una popolazione il più possibile
prossima ai 900 alunni per assicurare una funzionalità in armonia con gli
obiettivi di una scuola di qualità;
- b)
dar luogo ad un assetto delle istituzioni scolastiche con una stabilità
duratura nel tempo;
- c)
salvaguardare la specificità di alcuni indirizzi di studio, in particolare,
quello artistico e quello agrario, collegandoli con le realtà accademiche e i
settori produttivi;
- d)
evitare l’accorpamento di scuole secondarie superiori con percorsi formativi
differenziati (percorsi liceali, percorsi tecnici, percorsi professionali);
- e)
avviare una condivisa programmazione
territoriale relativa ai corsi IFTS, strumenti di raccordo formativo con il
mondo del lavoro e le istituzioni universitarie;
- f)
istituire a Taranto due CPIA e,
soprattutto, almeno un Istituto Tecnico Superiore, nel rispetto delle
vocazioni socio-economiche del territorio, con particolare riferimento alle
esigenze di sviluppo turistico, anche in considerazione di quanto previsto
dal 2° comma dell’art. 3 della legge sull’università che postula “ che la
federazione – che noi rivendichiamo per il polo universitario jonico
nell’ambito dell’Università degli Studi di Bari - può aver luogo anche con
gli Istituti Tecnici Superiori”
-
Per l’Università :
- a)
Un PATTO fra le varie realtà del territorio e l’Università degli Studi di Bari
che, modificando il suo Statuto, consideri il Polo jonico un unicum con l’Università Aldo Moro, con Facoltà autonome (quelle
già esistenti ed altre da istituire) e corsi di laurea, non coincidenti con
quelli presenti a Bari e, in particolare, Scienze dei Beni culturali, Scienze
Umane, Scienze della Maricultura, Scienze della Salute, Dipartimenti e centri
di ricerca;
- b)
la creazione reale, al di là delle trionfalistiche dichiarazioni
d’intenti, del Polo Scientifico Tecnologico
Magna Grecia
- c)
una Facoltà di Ingegneria, in rete con la realtà universitaria jonica e le
realtà produttive ed industriali del territorio.
- d)
preso atto della “ liquidazione del CUJ”
(che ormai ha ampiamente esaurito il suo ruolo importante di ponte tra l’università
e il territorio), non si chiede e non si auspica, MA SI RECLAMA CON LA MASSIMA
URGENZA l’immediata
costituzione di una FONDAZIONE di COMUNITA’, che, stante le sue peculiarità e
acquisita, per quanto possibile e necessario l’autorevolezza dei fondatori, quali
gli enti pubblici locali (Comuni, Provincia, Regione) gli enti economici (Confindustria
e Camera di Commercio), istituti di credito (Banca di Taranto, Banca Popolare
di Puglia e Basilicata, Banca di Credito Cooperativo di San Marzano, Banca
Popolare della Valle d’Itria e della Magna Grecia, Banca Popolare di Bari,
Fondazione Intesa San Paolo, Fondazione Unicredit), le Aziende private di
elevato ranking ( ILVA, ENI, CEMENTIR, EVERGREEN, ALENIA), nonché privati di
alto profilo morale, economico e sociale, unitamente a ARPA, ASL, Marina
Militare e l’Ufficio Scolastico Regionale (con particolare riferimento all’USP
di Taranto) e si conferisca alla stessa
fondazione la trasparenza della gestione e la certezza della realizzazione
dell’obiettivo statutario e lo sviluppo e il consolidamento del polo
universitario jonico, puntando all’eccellenza e alla ricerca con un programmato
collegamento con la Scuola e con il mercato del lavoro, onde poter offrire ai
giovani che si formano a Taranto opportunità concrete di inserimento nel
tessuto economico - produttivo della realtà jonica .
E’
tempo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità .
Noi, sottoscrittori di questo
Appello, mentre abbiamo la consapevolezza di affermare che le nostre proposte
non sono utopia, sulla forza delle idee, vogliamo contribuire a imprimere una
svolta affinché l’intera Comunità, a cominciare dagli amministratori e dai politici, affronti con attenzione, umiltà,
impegno, trasparenza, correttezza e collegialità, i problemi piccoli e grandi correlati
alla CONOSCENZA, chiave di volta dello sviluppo socio - economico del
territorio. Chiediamo agli Amministratori locali e agli organi direttivi
dell’Università di Bari l’attuazione di queste linee programmatiche per mezzo
di chiare e precise delibere e non con fumose dichiarazioni. La vigile
attenzione nostra e, soprattutto, dei cittadini di buona volontà verrà
verificata in prima sede il giorno 3 febbraio 2011.
Taranto 1° gennaio 2011
I rappresentanti del CQV, i Cittadini, gli Studenti
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