In questi giorni si rincorrono le notizie non certamente positive sulle criticità ambientali e sanitarie in terra jonica.

L'attenzione dell'Europa per le inadempienze ambientali della grande industria, la crescente presenza a Taranto di migranti, spesso portatori di malattie infettive come tisi, malaria, scabbia e, c'è da augurarsi, non ebola, impone una grande attenzione da parte di quanti istituzionalmente sono impegnati per salvaguardare la salute dei cittadini.

Il CQV consapevole che per ciascun cittadino il primo pensiero deve essere quello di aiutare il prossimo, ritiene indispensabile lanciare l'appello affinché nelle scuole che stanno per avviare le lezioni ci sia la massima attenzione alla pulizia e alla corretta informazione sulla prevenzione delle malattie infettive.

Una attenzione che fa emergere da un lato l'auspicio che le scuole siano fornite di appositi presìdi socio-sanitari e dall'altro che proprio le criticità sanitarie tarantine spingano il Governo a sostenere la proposta della Scuola di Medicina dell'Università di Bari di istituire a Taranto il corso di Medicina e una opportuna e urgente  sistemazione delle Professioni Sanitarie nell'Ospedale MM di Taranto.

Ancora un preciso riferimento all'insediamento universitario a Taranto, anche nella convinzione che se quando fu insediata a Taranto l'Italsider si fosse pensato di affiancare alla grande industria un centro di formazione accademica e di ricerca, forse oggi non avremmo un ambiente distrutto e centinaia di malati di cancro.

Nel programma del CQV abbiamo previsto una serie di iniziative di educazione sanitaria e prevenzione.

Taranto 22 agosto '14