UN PATTO PER LA CONOSCENZA A TARANTO qualità, eccellenza, ricerca, innovazione Un “patto” fra Scuola, università, mondo del lavoro, istituzioni che superi l’attuale scollamento fra mondo della formazione e mondo del lavoro e delle imprese, che investa in sussidiarietà e punti allo sviluppo attraverso l’eccellenza. Il “riordino della scuola secondaria superiore”, l’annunciata e, forse in dirittura d’arrivo, riforma universitaria, la consapevolezza che il “sistema formativo si progetta” per il breve, medio e lungo termine, DEVE oggi rappresentare la stella polare di un impegno sinergico di tutte le forze culturali, sociali, politiche e amministrative che vogliono e devono lavorare per il futuro dei giovani. Le linee di indirizzo di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa 2011-12, deliberate il 19/10/2010 dalla giunta regionale della Puglia, possono considerarsi, così come ha suggerito la Consulta della Scuola Secondaria insediata dall’Assessorato Provinciale alla P I e Università, le coordinate di un PROGETTO SCUOLA per la realtà jonica finalizzato a realizzare gli obiettivi portanti del PATTO che è indispensabile realizzare. In tale contesto, significativi diventano le seguenti indicazioni: costituire istituzioni scolastiche con una popolazione il più possibile prossima ai 900 alunni per assicurare una funzionalità che certamente non può considerarsi ottimale con un numero minore di alunni: dar luogo ad un assetto delle istituzioni scolastiche con una stabilità duratura nel tempo (almeno quinquennale) con un piano graduale per la perdita dell’autonomia degli istituti e scuole sottodimensionate e la conseguente razionalizzazione dei punti di erogazione del servizio scolastico. salvaguardare la specificità di alcuni indirizzi di studio e in particolare: il Polo artistico che collegato con le peculiarità del territorio (ceramica, ecc ) punti alla ricerca e all’eccellenza anche con il collegamento con l’Accademia; il Polo agrario che consenta di valorizzare i ”mestieri dell’agricoltura” puntando alla ricerca e all’innovazione attraverso l’Università e AGROMED nel medio e lungo termine, evitando sin da subito l’accorpamento di scuole secondarie superiori con percorsi formativi differenziati, realizzare in, particolare a Taranto e non solo, POLI FORMATIVI in linea con il riordino: - Polo Professionale; Polo Tecnico Commerciale; Polo tecnico per geometri; - Polo Classico; Polo Scientifico; Polo delle Scienze Umane; Polo linguistico; - Polo Musicale collegato con l’Istituto di Alta cultura musicale Paisiello. l'istituzione di 2 CPIA (centri d’istruzione per gli adulti ) poli di alta formazione e ricerca modulati tramite una sinergica programmazione da parte della Provincia di Taranto di corsi IFTS la istituzione a Taranto di un ITS nel rispetto delle vocazioni socio-economiche del territorio, con particolare riferimento alle esigenze di sviluppo turistico, esigenze peraltro già “assunte dall’Università e dalla Confindustria Taranto con lo spin off sul turismo” Partendo dalle suddette indicazioni il PATTO può dispiegare le sue potenzialità puntando allo sviluppo e consolidamento del polo universitario jonico nella certezza che prioritariamente si rende necessario colmare lo scollamento fra Scuola e Università e ciò non solo attraverso le iniziative di orientamento (sia nella scelta della scuola secondaria, sia a partire almeno dalle quarte classi della scelta universitaria e del mondo del lavoro e delle professioni), ma anche e soprattutto realizzando una “osmosi didattica fra scuola e università e la cultura della ricerca“ di cui peraltro proprio i percorsi degli IFTS e degli ITS sono un esempio significativo Oggi a Taranto sono istituite e attivate 4 facoltà: ingegneria, giurisprudenza, scienze, economia; alcuni Corsi di laurea a ciclo completo (ingegneria, scienze giuridiche, economia) con la cosiddetta laurea magistrale un certo numero flessibile (viste le cancellazioni e/o sospensioni di questi ultimi anni) di corsi di Laurea di 1° livello due Dipartimenti Quale la strategia per il consolidamento? Partendo dalla recente Federazione delle università, auspicando dalla Regione Puglia la definizione degli indirizzi dello sviluppo del sistema universitario pugliese, confermando il rapporto fra Taranto e Bari, l’Università federata Bari-Taranto, l’obiettivo nella concretezza e trasparenza non può che essere, attivare e istituire: Scienze Umane Scienze dei beni culturali Scienze ambientali Scienze della maricultura Quattro percorsi formativi specifici e completi del polo universitario jonico a cui si aggiunge per la sinergia con le imprese: Il Polo Tecnico scientifico Magna Grecia I percorsi formativi in collaborazione con la Marina Militare, una “sinergia” che presuppone il collegamento dell’Università e del Politecnico non solo nel raccordo interuniversitario ma anche nel radicamento cpn le realtà territoriali che non sono evidentemente solo le grandi e piccole imprese, ma anche le istituzioni, le soprintendenze, le associazioni culturali, le fondazioni …………………. EDILIZIA , LABORATORI e SERVIZI Sia per la Scuola che per l’Università non si può prescindere da una edilizia adeguata (scelte meditate sono da fare sia in relazione agli edifici scolastici fatiscenti sia alle sedi date in comodato all’Università); da laboratori attrezzati, biblioteche, servizi per gli studenti che creino le condizioni per realizzare la CULTURA DELL’UNIVERSITA’, Taranto Città Universitaria; UN PATTO si realizza con strumenti nuovi e ampiamenti condivisi e, ovviamente, con opportune risorse. Gli Accordi di programma e le convenzioni che pure hanno svolto un ruolo fondante sino ad oggi, appaiono riduttive e superate per la realizzazione di un PROGETTO FORMATIVO che punti alla: qualità, eccellenza, ricerca, innovazione, futuro per i giovani. Nasce allora, tenuto conto dell’imminente scioglimento del CUJ, non di pensare ma di realizzare una FONDAZIONE PER LA CONOSCENZA A TARANTO. Fondazione di partecipazione; Fondazione universitaria; Fondazione comunitaria. E’ questa la scommessa che oggi la realtà jonica deve vincere! Una fondazione che responsabilizzi istituzioni, imprese, scuola, università, istituti di credito e………forse anche i cittadini. Il CQV propone di insediare subito un gruppo di lavoro con tempi ben definiti, un gruppo di lavoro che non solo prepari il “progetto statutario” ma crei le condizioni per la più ampia partecipazione possibile partendo con le opportune e indispensabili integrazioni e correzioni anche dagli INDICATORI che con umiltà il CQV sulla base dell’esperienza maturata sin dal lontano 1984 quando accompagnò con la Petizione Popolare le iniziative legislative per il primo insediamento universitario a Taranto. Da subito sottoponiamo le nostre proposte al confronto auspicando, in primis che non si pensi nemmeno per un attimo a mantenere lo statu quo ma che si apra senza remore un dibattito nelle scuole, un riscontro da parte delle istituzioni, delle forze sociali e culturali ,degli studenti e della stessa Università e Politecnico, un dibattito che il CQV già con il forum di domani 10 novembre ’10 ore 17 al Cabrini vuole sollecitare. Porteremo le nostre IDEE anche a confronto dialettico con i cittadini, ma siamo convinti che proprio per l’esperienza positiva della Consulta, il Presidente della Provincia non debba “rinunciare” a quel tavolo Istituzionale riunito prima dell’estate, aggiornato a settembre e mai più convocato. Ora è il tempo giusto! Taranto 9 novembre ’10