relazione
Sulle note dell’Inno di Mameli e – nell’intermezzo – su quelle
magistralmente eseguite alla chitarra da FRANCESCO PUTIGNANO, si è svolto il
forum coordinato con sagacia dal dott. ALFENGO CARDUCCI che preliminarmente ha
ricordato – sulla base dei ricordi – le vicissitudini legate allo sviluppo e
consolidamento dell’Università a Taranto. E’ grave che si smantella il CUJ e
non si opera concretamente per la sua sostituzione con la più volte richiesta
FONDAZIONE di Comunità.
Gennaro Esposito ricordando sia il suo impegno per l’università in qualità
di assessore, sia quel lontano 9 febbraio 1991, quando proprio al Pacinotti fu
inaugurato il primo anno accademico del polo universitario jonico, ha affermato
con forza la inderogabile necessità che anche la società civile comprenda il
valore della formazione, il ruolo trainante dell’università per il territorio.
Carmine Carlucci partendo dal lontano 1 gennaio 1984 ha preso atto della
situazione attuale della scuola e dell’università a Taranto fra luci e ombre
come delineate dall’Appello del CQV. Ora però è tempo che ognuno si assuma le
sue responsabilità poiché non è possibile continuare a “vivacchiare” su
problemi che attengano il futuro di Taranto.
Ben venga allora la
Fondazione a sostegno dell’università e, più in generale,
della formazione a Taranto; lo statuto dell’università integri TARANTO
nell’Università di Bari, si recuperi la specificità formativa a Taranto fra gli
altri con Scienze dei Beni culturali e Maricoltura, si mantengano le facoltà o
dipartimenti, si operi per la ricerca. L’Istituto degli Studi musicali
Paisiello è ormai un tassello della nostra università: la Provincia designi
immediatamente la terna per la presidenza!
Il polo scientifico tecnologico sia non una promessa ma la prima vera
realtà operativa per la ricerca. Il preside GREGORIO ANDRIA, dopo aver affermato che le facoltà di Taranto
– in primis Ingegneria – non sono e non devono essere considerate di serie
B, ha, declinando la riforma Gelmini,
evidenziato le incongruenze e le difficoltà. Siamo impegnati a restare a
Taranto, a rappresentare per Taranto un serio riferimento per lo sviluppo e la
ricerca e ci auguriamo che LA
CITTA’ FREDDA che
registriamo venga aiutata dagli amministratori a tenersi stretta l’Università.
Gli amministratori, ha fatto notare Alfengo Carducci che, scusati i
regionali impegnati a Bari, con la loro assenza ”fanno rumore “.
Serena, convincente, impegnata la relazione del preside ANTONIO FELICE
URICCHIO che ha assicurato il numeroso uditorio che l’università di Bari non
abbandonerà Taranto e che fra le ipotesi allo studio vi è quello di istituire
nel nuovo statuto LA SCUOLA JONICA
con il dipartimento giuridico-economico e non solo .. Siamo una realtà di
eccellenza dimostrata dal fatto che ben 400 studenti si sono trasferiti a
Taranto da altre università.
Interessanti gli interventi dei rappresentanti degli studenti universitari
REMO PEZZUTO e ANDREA LAZZARO. Manca a Taranto una vera progettualità per
l’università; sono indispensabili i collegamenti con il mondo del lavoro e il
territorio, è indispensabile il coinvolgimento nella federazione delle
università degli studenti, le scommesse per il futuro di Taranto sono: il porto
e l’università.
Tante le attestazioni da parte, fra gli altri, della rappresentante
dell’ADISU Claudia Fornaio, del presidente del Rotary Vincenzo Trentini, dal
rappresentate dei Maestri del lavoro Francesco Germano, dai rappresentanti del
MFE e dai diplomati e laureati del Paisiello ai quali con il coordinamento del
Maestro Lorenzo Fico sono state consegnate le PERGAMENE attestanti il loro
impegno professionale.
A conclusione, mentre Carmine Carlucci anche in riferimento all’accordo fra
Provincia e Ingegneria sottoscritto nei giorni scorsi e all’ipotesi del nuovo
accordo di programma con l’università in elaborazione, ma anche nella
prospettiva della Fondazione ha
comunicato che il CQV continuerà a coinvolgere la realtà jonica sull’appello
per la scuola e l’università e che venerdì 18 febbraio ’11 alle ore 17 al
Cabrini accenderà l’attenzione ancora una volta sui problemi dell’università
nella speranza che amministratori e politici non DISERTINO L’INVITO.
Sono state consegnate le Targhe “LA
CITTA’ CHIEDE L’UNIVERSITA’
A:
ANTONIO FELICE URIUCHHIO e a LORENZO
FICO per il loro impegno per l’Università e l’ist. Musicale;
Targhe – come ha voluto sottolieare Alfengo Carducci, il CQV quest’anno ha
voluto assegnare anche ai dirigenti della Provincia, Università e Ingegneria (Pietro
Capuzzimati e Cesare Bucci) nella consapevolezza che senza il supporto amministrativo
nessun progetto può realizzarsi.
Taranto 3 febbraio ’11