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PETIZIONE POPOLARE SOTTOSCRITTA
 

 


                                        

DA 83.000 CITTADINI NEL 1984
 

 


                                           3 febb 2011 ore 17 Ist. Pacinotti Taranto

 

 

                                                                La città chiede l'Università degli Studi

 

relazione

 

Sulle note dell’Inno di Mameli e – nell’intermezzo – su quelle magistralmente eseguite alla chitarra da FRANCESCO PUTIGNANO, si è svolto il forum coordinato con sagacia dal dott. ALFENGO CARDUCCI che preliminarmente ha ricordato – sulla base dei ricordi – le vicissitudini legate allo sviluppo e consolidamento dell’Università a Taranto. E’ grave che si smantella il CUJ e non si opera concretamente per la sua sostituzione con la più volte richiesta FONDAZIONE di Comunità.

Gennaro Esposito ricordando sia il suo impegno per l’università in qualità di assessore, sia quel lontano 9 febbraio 1991, quando proprio al Pacinotti fu inaugurato il primo anno accademico del polo universitario jonico, ha affermato con forza la inderogabile necessità che anche la società civile comprenda il valore della formazione, il ruolo trainante dell’università per il territorio.

Carmine Carlucci partendo dal lontano 1 gennaio 1984 ha preso atto della situazione attuale della scuola e dell’università a Taranto fra luci e ombre come delineate dall’Appello del CQV. Ora però è tempo che ognuno si assuma le sue responsabilità poiché non è possibile continuare a “vivacchiare” su problemi che attengano il futuro di Taranto.

Ben venga allora la Fondazione a sostegno dell’università e, più in generale, della formazione a Taranto; lo statuto dell’università integri TARANTO nell’Università di Bari, si recuperi la specificità formativa a Taranto fra gli altri con Scienze dei Beni culturali e Maricoltura, si mantengano le facoltà o dipartimenti, si operi per la ricerca. L’Istituto degli Studi musicali Paisiello è ormai un tassello della nostra università: la Provincia designi immediatamente la terna per la presidenza!

Il polo scientifico tecnologico sia non una promessa ma la prima vera realtà operativa per la ricerca. Il preside GREGORIO ANDRIA,  dopo aver affermato che le facoltà di Taranto – in primis Ingegneria – non sono e non devono essere considerate di serie B,  ha, declinando la riforma Gelmini, evidenziato le incongruenze e le difficoltà. Siamo impegnati a restare a Taranto, a rappresentare per Taranto un serio riferimento per lo sviluppo e la ricerca e ci auguriamo che LA CITTA’ FREDDA  che registriamo venga aiutata dagli amministratori a tenersi stretta l’Università.

Gli amministratori, ha fatto notare Alfengo Carducci che, scusati i regionali impegnati a Bari, con la loro assenza ”fanno rumore “.

Serena, convincente, impegnata la relazione del preside ANTONIO FELICE URICCHIO che ha assicurato il numeroso uditorio che l’università di Bari non abbandonerà Taranto e che fra le ipotesi allo studio vi è quello di istituire nel nuovo statuto LA SCUOLA JONICA con il dipartimento giuridico-economico e non solo .. Siamo una realtà di eccellenza dimostrata dal fatto che ben 400 studenti si sono trasferiti a Taranto da altre università.

Interessanti gli interventi dei rappresentanti degli studenti universitari REMO PEZZUTO e ANDREA LAZZARO. Manca a Taranto una vera progettualità per l’università; sono indispensabili i collegamenti con il mondo del lavoro e il territorio, è indispensabile il coinvolgimento nella federazione delle università degli studenti, le scommesse per il futuro di Taranto sono: il porto e l’università.

Tante le attestazioni da parte, fra gli altri, della rappresentante dell’ADISU Claudia Fornaio, del presidente del Rotary Vincenzo Trentini, dal rappresentate dei Maestri del lavoro Francesco Germano, dai rappresentanti del MFE e dai diplomati e laureati del Paisiello ai quali con il coordinamento del Maestro Lorenzo Fico sono state consegnate le PERGAMENE attestanti il loro impegno professionale.

A conclusione, mentre Carmine Carlucci anche in riferimento all’accordo fra Provincia e Ingegneria sottoscritto nei giorni scorsi e all’ipotesi del nuovo accordo di programma con l’università in elaborazione, ma anche nella prospettiva della Fondazione  ha comunicato che il CQV continuerà a coinvolgere la realtà jonica sull’appello per la scuola e l’università e che venerdì 18 febbraio ’11 alle ore 17 al Cabrini accenderà l’attenzione ancora una volta sui problemi dell’università nella speranza che amministratori e politici non DISERTINO L’INVITO.

Sono state consegnate le Targhe “LA CITTA’  CHIEDE L’UNIVERSITA’

A:

 ANTONIO FELICE URIUCHHIO e a LORENZO FICO per il loro impegno per l’Università e l’ist. Musicale;

Targhe – come ha voluto sottolieare Alfengo Carducci, il CQV quest’anno ha voluto assegnare anche ai dirigenti della Provincia, Università e Ingegneria (Pietro Capuzzimati e Cesare Bucci) nella consapevolezza che senza il supporto amministrativo nessun progetto può realizzarsi.

 

Taranto 3 febbraio ’11