Si è tenuto ieri sera - mentre la Camera approvava la Riforma Universitaria -a cura del CQV, l'atteso FORUM sul futuro del polo universitario jonico con la partecipazione di studenti, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali (Maria Valentini vice segretario SNALS), dell'ADISU (Claudia Fornaio) e i Proff. MARIO SPORTELLI e NICOLA BRUNI della II Facoltà di Economia di Taranto con il coordinamento di Carmine Carlucci. La rigorosa analisi del Prof. Sportelli sulla situazione degli immatricolati dal 1993 ad oggi e dei laureati, in particolare i triennali, che lavorano senza contratto, il 26% al Sud e il 38% al nord con un 27% al centro e comunque con un dato negativo in relazione alla situazione economica, ha introdotto un serrato dibattito incentrato sull'obiettivo di far maturare nei giovani la consapevolezza che se è vero che alle imprese servono tecnici è anche vero che i laureati hanno maggiori possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. Il Prof. Nicola Bruni, dopo una lunga e approfondita analisi delle fondazioni previste dalle attuali leggi ha con chiarezza indicato le motivazioni che sono alla base della costituzione di una fondazione per lo sviluppo e il consolidamento del polo universitario jonico e, più in generale, a sostegno del PATTO DELLA CONOSCENZA. Dobbiamo puntare alla trasformazione del CUJ in una FONDAZIONE DI COMUNITA' Una FONDAZIONE DI COMUNITA', stante le sue peculiarità, e acquisita per quanto possibile e necessaria l'autorevolezza dei fondatori, quali gli enti locali (Comuni, Provincia, Regione, gli enti pubblici economici (camera di Commercio, Confindustria, Arpa, Asl, ecc) gli Istituti di credito, le aziende private di elevato rating nonchè privati di alto profilo morale, economico e sociale , unitamente all'immagine, alla garanzia , alla moralità, alla notorietà e alla professionalità degli ammnistratori, assicura la trasparenza e la certezza nella realizzazione degli obiettivi che nella fattispecie sono quelli dello sviluppo e consolidamento del polo universitario jonico e della filiera della conoscenza. Tenendo conto delle proposte del Prof. Bruni e degli intervenuti nel dibattito: Stefanelli, Marzo, Fornaio e gli studenti, il presidente del CQV Carmine Carlucci ha concluso i lavori assumendo l'impegno a chiedere al Prefetto di Taranto di convocare un tavolo aperto proprio ai soggetti indicati da Bruni e in particolare le grandi industrie presenti a Taranto ma anche le Banche popolari e di credito cooperative e anche le Fondazioni San Paolo e Unicredit che avendo sportelli a Taranto possono investire nella nascente fondazione.